Art. 5 - Mense e servizi sostitutivi
- Per il personale che osserva un orario di lavoro articolato su cinque
giorni settimanali si applica il primo comma dell'art. 11 del DPR 509/79.
Ove non sia funzionante un adeguato servizio mensa, sono attivate
convenzioni per la utilizzazione dei buoni pasto.
- Il buono pasto, nei limiti di un valore pari a lire novemila a carico
dell'Ente, viene attribuito per la singola giornata lavorativa nella quale
il dipendente effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle sei ore,
con la relativa pausa.
- Il buono pasto viene attribuito anche per la giornata lavorativa nella
quale il dipendente effettua, immediatamente dopo l'orario ordinario, almeno
tre ore di lavoro straordinario, nel rispetto della pausa prevista,
all'interno della quale va consumato il pasto.
- Nelle unità lavorative aventi servizio mensa parzialmente o totalmente a
carico dei dipendenti, il buono pasto coprirà la quota a loro carico fino
ad un massimo pari all'ammontare di cui al predetto comma 2.
- I competenti organi di ciascun Ente controlleranno con apposite procedure
il rigoroso rispetto delle condizioni previste dal presente articolo.
- La consegna dei buoni pasto è effettuata dai competenti uffici di ciascun
Ente, secondo le modalità stabilite dall'Ente stesso, ai singoli dipendenti
che si trovano nelle condizioni di cui al presente articolo. Al personale
dei livelli III – I la consegna dei buoni pasto avviene sulla base di
apposite dichiarazioni del dipendente di effettuare l’orario di lavoro di
cui al comma 2.
- I dipendenti in posizione di comando o distacco che si trovano nelle
condizioni di cui al precedente comma 1, anche se appartenenti ad
amministrazioni pubbliche esterne al comparto, ricevono i buoni pasto dall'
Ente ove prestano servizio. I dipendenti degli Enti che prestano servizio
presso amministrazioni pubbliche esterne al comparto non possono fruire dei
buoni pasto disciplinati dal presente contratto.
- L'attribuzione del buono pasto non può in alcun modo ed a nessun titolo
essere sostituita dalla corresponsione dell'equivalente in denaro.
- La mancata fruizione dei servizi di cui al presente articolo - ove
esistenti - non comporta in ogni caso la corresponsione di compensi
sostitutivi.
- L'intervallo giornaliero per la fruizione del pasto non è computabile in
alcun caso nell'orario di lavoro e non può essere inferiore a trenta
minuti.
- In alternativa alle disposizioni di cui ai commi precedenti sono fatti
salvi i trattamenti di miglior favore in essere presso i singoli Enti.